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IL PROCESSO D’INDIVIDUAZIONE NELLA TRILOGIA DI “MATRIX”

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Lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung (1875-1961), ha scoperto che il percorso evolutivo della personalità di ognuno attraversa due grandi fasi, l’adattamento e l’individuazione. Quest’ultima è stata rappresentata in modo eccellente nella saga fantascientifica di “Matrix”.

TITANIC: NAUFRAGIO DEL MODERNO NOÈ

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Il viaggio del Titanic implica elementi epici e psicosociali che rievocano l’impresa dell’arca di Noè, però il destino di queste due navi e il loro significato simbolico appare diametralmente opposto nel presagire il futuro della razza umana.

SIMBOLISMO PSICODINAMICO DEI MOSTRI CINEMATOGRAFICI

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Nonostante la tecnologia e la modernità sociale abbiano abbattuto quasi ogni superstizione, esistono diverse creature fantastiche che continuano a far parte dell’immaginario collettivo e sulle quali l’industria cinematografica investe grandemente: licantropi, ossessi, fantasmi, zombi e vampiri. Questi orrori manifestano precise dinamiche psicologiche inerenti l’istinto di morte (alla base degli atti distruttivi) e l’istinto di vita (alla base degli atti creativi), incarnando specifiche fissazioni freudiane (di certe quantità di libido che si legano a particolari zone erogene, fasi di sviluppo, oggetti, condizioni o forme di soddisfacimento) e specifiche sub-personalità junghiane (cioè aspetti inconsci della costituzione psichica). Quindi capire il significato simbolico dei mostri permette di comprendere le dinamiche per le quali magnetizzano il grande pubblico che, tramite il filtro dello schermo, può tramite essi avvicinarsi al proprio inconscio in modo sicuro, avvincente e, se il soggetto è sufficientemente ricettivo e riflessivo, anche terapeutico.

EDIPO, SISIFO E PROMETEO: MITI DELLA MATURAZIONE UMANA

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La saggezza degli antichi non è una novità per nessuno, ma nella grande varietà dei mitologemi trasmessici, è spesso difficile individuare una continuità che permetta d’inquadrare nella vita moderna i significati simbolici e metaforici che questi esprimono; anche perché ogni mito, a seconda del caso, può essere letto a più livelli. La dimensione mitologica si colloca tra realtà e fantasia, tra conscio e inconscio, e non è ben definita, quindi, mentre si tenta di “ordinarli” per dare loro un senso generale, si finisce per estrapolare da essi nuove informazioni che arricchiscono il patrimonio interpretativo disponibile.